Saint-Mars sarebbe rimasto un oscuro governatore di carceri se non avesse custodito per decenni un prigioniero misterioso a cui deve la propria fama immortale? “Era un uomo servile con i superiori, burbero e violento con i prigionieri. Va detto a sua discolpa che questa durezza gli era imposta da Louvois” (Danielle e Claude Dufresne).
Nato nel 1626 da una famiglia probabilmente di umili origini, rimasto orfano in tenera età fu allevato dallo zio Zachée de Byot seigneur de Blainvillers e a dodici anni intraprese la carriera delle armi, diventando cadetto. Entrato tra i moschettieri nel 1650 nacque un’amicizia con D’Artagnan il guascone simbolo del corpo, che Dumas trasformerà poi in un personaggio eterno dall’immaginario fantastico. Saint-Mars si comportò sempre come un’avido arrampicatore sociale, desideroso di ricchezze e di onori. Ottenne così oltre all’incarico di governatore della prigione di stato di Pinerolo anche l’incarico di governatore dei castelli di Peren e de L’Ecluse, con relativo appanaggio (1665 -1687), mentre il 10 gennaio 1673, finalmente, il Re gli accordò “Les Cettes de Noblesse” gli fu concessa l’autorizzazione a fregiarsi della particella nobiliare “de” (de Saint-Mars). Fu per lui l’ingresso ufficiale nella nobiltà del tempo e fu anche il premio per un uomo costretto a vivere rinchiuso in una tetra prigione di stato. Nella fortezza di Pinerolo Luigi XIV gli affidò la custodia di importantissimi prigionieri tra cui Eustache Dauger, un monaco Giacobino, un certo Sansone Dabreul, il conte Mattioli e il sovraintendente Fouquet abile manipolatore politico che il 16 gennaio 1665, giunse a Pinerolo scortato da D’Artagnan alla testa di 50 moschettieri.
Il Marchese de Saint-Mars, il 12 maggio del 1681, fu nominato governatore della fortezza di Exilles e nel mese di ottobre dello stesso anno si portò con se due prigionieri, uno di questi era “l’uomo dalla maschera di ferro”. Rimase nella fortezza sino al 1687 quando divenne governatore dell’isola di Santa Margherita e ancora una volta portò con se il misterioso prigioniero. A coronare la sua grande carriera, nel maggio del 1698 il ministro Barbrzieux, figlio del defunto Louvois, offrì a Saint-Mars il posto di governatore della Bastiglia. Assunse così il suo ultimo e più importante incarico arrivando a Parigi con il suo prigioniero con il viso coperto da una maschera di ferro il 18 settembre. Il prigioniero misterioso rimase nelle celle della Bastiglia sino alla sua morte (19 novembre 1703) Il Marchese di Saint Mars morì il 26 settembre 1708, fu sepolto due giorni dopo nel cimitero di Saint Paul-des- Champs e lasciò in eredità un’immensa fortuna che era riuscito a conquistare servendosi dei giochi di potere del tempo.